Nel 2011 ipilimumab, un anticorpo monoclonale contro la molecola CTLA4, è stato approvato negli Stati Uniti per pazienti con melanoma, mentre nel 2014 è stata la volta di pembrolizumab, diretto contro un altro freno molecolare (PD1).
La terapia con cellule CAR-T (CAR: chimeric antigen receptor; T sta per linfociti T) prevede che si modifichino le cellule T del paziente “istruendole” a distruggere le cellule tumorali. L’approvazione da parte della Food and Drug Administration (FDA) della prima terapia a base di cellule CAR-T (tisagenlecleucel) risale al 2017.
Nel 2012 la cosiddetta CRISPR (Clustered, regularly interspaced, short palindromic repeats) è stata dichiarata da alcune riviste scientifiche come una tecnica rivoluzionaria che permette di modificare il DNA aprendo scenari fino a pochi anni prima inimmaginabili in ambito medico e biologico. Questa tecnica permette di tagliare sequenze di DNA con mutazioni dannose e di sostituirla con sequenze prive di errori. Rispetto alle tecniche precedenti CRISPR è più precisa, veloce ed economica. Le potenzialità per la prevenzione e la cura di patologie legate a mutazioni genetiche, inclusi alcuni tipi di tumore, è notevole.