Si stima che in Italia, su oltre 40 milioni di esami radiologici effettuati ogni anno, circa il 44% non sia strettamente necessario. I malati di tumore sono i più esposti alle radiazioni per il lungo processo che va dalla diagnosi ai controlli successivi, ovviamente frequenti e ripetuti, sia durante le cure sia nel periodo successivo di consolidamento dell’eventuale guarigione e nel controllo di possibili recidive.