La ricerca non ha confini

Come funziona? Perché accade? Come si potrebbe migliorare?

Sono tutte domande che per sua natura l’essere umano si pone da sempre, rispetto ai fenomeni che osserva quotidianamente come di fronte alle manifestazioni più misteriose della natura. Quando la curiosità e l’intuizione vengono applicate con un approccio sistematico per rispondere a domande di questo tipo, facendo tesoro delle esperienze e delle conoscenze già acquisite, si sta facendo ricerca. Tutti noi, nella quotidianità, esploriamo, investighiamo e inventiamo, risolvendo problemi nel lavoro, sperimentando variazioni di ricette in cucina, trovando il modo più giusto per potare una pianta o giocando con i bambini. Chi sceglie di dedicare alla ricerca la propria vita fa dello studio e della sperimentazione la sua professione e finalizza queste attività all’acquisizione di nuove conoscenze.

Le ricadute della ricerca

Il termine “ricerca” tipicamente evoca incomprensibili formule matematiche che descrivono i fenomeni naturali, complessi teoremi che spiegano la logica del ragionamento umano, i liquidi delle provette dei laboratori scomposti e ricomposti in soluzioni diverse da quelle di partenza, gli esperimenti fatti per spiegare i meccanismi e i comportamenti psicologici. Tuttavia le scoperte e quanto è descritto in complicati manuali hanno ricadute ben più numerose e importanti sui diversi aspetti della nostra vita di quanto possiamo immaginare.

La crescita della conoscenza

La nostra percezione del mondo, il modo in cui viviamo i rapporti con gli altri e l’organizzazione dell’intera società sono profondamente influenzate dalla crescita della conoscenza, tanto nelle scienze esatte (come la matematica, la fisica, la biologia o la chimica) quanto in quelle sociali e umane (come l’economia e il diritto, la psicologia e le scienze politiche). Ci sembra normale utilizzare il cellulare o navigare su Internet, guidare automobili performanti o attraversare l’oceano con un aereo, vivere in democrazia, curare le malattie con farmaci e tecnologie all’avanguardia, guardare le immagini di Marte o sapere che esiste la “particella di Dio”. La ricerca e lo sviluppo, oltre a essere indissolubilmente legati fra loro, incidono sulla società e sulla vita di tutti noi.

La creatività della ricerca

La ricerca è un lavoro creativo sviluppato con approccio sistematico e finalizzato ad aumentare le conoscenze. Semplificando è possibile distinguere le attività di ricerca in:

Ricerca fondamentale: detta anche di base, nasce con l’obiettivo di acquisire nuove conoscenze e comprendere processi complessi. Trae origine dalla curiosità, dall’interesse e dall’intuito del ricercatore e viene condotta senza uno scopo pratico immediato, anche se i suoi risultati, magari a distanza di anni, possono avere ricadute applicative importanti.
Ricerca industriale: detta anche applicata, viene intrapresa per trovare soluzioni concrete e specifiche. Ha come obiettivo non l’avanzamento della conoscenza in sé, ma l’utilizzo della conoscenza teorica già acquisita a fini pratici.

Einstein e la ricerca di base

Per fare un esempio: Albert Einstein, quando ha spiegato l’effetto fotoelettrico, stava facendo ricerca di base; mentre di ricerca applicata si è occupato chi ha capito che questo effetto poteva essere utilizzato per il meccanismo che regola la chiusura delle porte a scorrimento negli ascensori. O ancora: la ricerca di base sulla psicologia umana è stata nel tempo applicata allo studio dei fattori che incidono sulla produttività dell’individuo, mettendo in crisi l’organizzazione scientifica della fabbrica di Taylor e portando alla nascita di nuovi principi e tecniche applicate al mondo dell’industria.

A queste due tipologie di ricerca, infine, viene in genere affiancato lo sviluppo sperimentale (o pre-competitivo) che utilizza le conoscenze acquisite mediante la ricerca di base e quella applicata nella realizzazione di progetti pilota, prototipi, ecc. per immettere sul mercato nuovi prodotti e servizi o per migliorare quelli esistenti.

Senza rigide separazioni

La rigida separazione fra ricerca di base e ricerca applicata oggi non esiste più, così come non è più possibile distinguere nettamente le discipline. Affrontare i problemi con un approccio interdisciplinare e condividere le conoscenze acquisite in ambiti diversi rappresenta la nuova sfida della ricerca. I settori e gli studi più innovativi, oggi, sono proprio quelli che si collocano alla linea di confine tra ambiti disciplinari diversi. Prende avvio così un nuovo modello interattivo, in cui le domande di ricerca fondamentale sorgono affrontando problemi pratici e i problemi pratici contribuiscono a porre nuovi quesiti.

La ricerca di frontiera

È la ricerca di frontiera, per utilizzare una definizione molto usata in ambito europeo: una attività di ricerca che non tiene conto dei confini tra le discipline e delle frontiere geografiche per puntare al progresso e all’eccellenza. Questo l’orizzonte verso il quale ci stiamo muovendo e nel quale sono riposte le speranze di crescita e sviluppo della società.