Il genere come determinante di salute

La principale causa di morte

Il tumore è una patologia che ha accompagnato l’uomo per tutta la sua storia. Attualmente, rappresenta la principale causa di morte nel mondo sviluppato e la seconda causa di morte nei Paesi in via di sviluppo. Infatti, come riportato dal Global Health, Osservatorio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il 13% di tutte le morti annuali è imputabile a un tumore.

Le alterazioni del patrimonio genetico

La trasformazione cellulare che conduce al tumore è determinata da alterazioni del patrimonio genetico, ma il tumore viene considerato principalmente una malattia ambientale, con il 90-95% dei casi attribuibili a fattori ambientali e il 5-10% alla genetica ereditaria. Per fattore ambientale si intende qualsiasi fattore eziologico che non venga ereditato geneticamente, non solo l’inquinamento.

Alcuni comuni fattori ambientali che costituiscono fattori di rischio per lo sviluppo del cancro includono il fumo (25-30%), l’alimentazione e l’obesità (30-35%), le infezioni (15-20%), l’alcol, le radiazioni ionizzanti, lo stress, la mancanza di attività fisica e gli inquinanti ambientali.

Differenze di genere

Differenze di genere sono, ovviamente, alla base di alcuni tipi di tumore esclusivi (prostatico e ovarico) o quasi (mammario) di un solo genere. Recentemente, però, studi epidemiologici hanno evidenziato significative differenze di genere anche nell’incidenza, nell’aggressività, nella progressione, nella prognosi e nella risposta alla terapia in molte tipologie di tumori comuni ai due sessi.

I termini sesso e genere sono ben distinti. Sesso fa riferimento alle caratteristiche biologiche che contraddistinguono maschi e femmine (es. la morfologia, interna ed esterna, il corredo cromosomico, le caratteristiche ormonali). Genere, invece, si riferisce a comportamenti, ruoli, aspettative e attività svolte dall’individuo nella società. In altre parole, il genere fa riferimento a una sfera socioculturale dell’individuo. L’attuale distinzione tra sesso e genere è stata criticata come fuorviante, soprattutto nel campo della medicina.

Incidenza e prognosi

Nel corso degli ultimi decenni, gli studi oncologici sono stati squilibrati in termini di genere. Dall’analisi dei dati di letteratura appare evidente che il genere influenza la fisiopatologia, i segni clinici, l’esito e la terapia dei tumori. Pertanto, la variabile sesso dovrebbe rappresentare un importante fattore di stratificazione ed essere inclusa in tutte le sperimentazioni sia cliniche sia pre-cliniche. Una migliore comprensione delle differenze biologiche tra maschi e femmine può orientare le strategie terapeutiche verso cure sempre più personalizzate e, conseguentemente, una più efficace gestione clinica della malattia neoplastica. Tuttavia, questa nuova dimensione dell’oncologia necessita di ulteriori investimenti nella ricerca, di una riforma dell’insegnamento medico e, soprattutto, della determinazione politica a cambiare l’approccio alla salute.