Tumori in età pediatrica: una panoramica in Italia

Tumori in età pediatrica: una panoramica in Italia

L’aumento dell’incidenza dei tumori infantili in Italia è stato costantemente monitorato fino alla metà degli anni Novanta.

 

Secondo le stime di AIRTUM (l’Associazione italiana registri tumori), nel quinquennio 2016-2020 si sarebbero registrati circa 7.000 nuovi casi di neoplasie tra i bambini e 4.000 tra gli adolescenti (15-19 anni), rimanendo in linea con i dati del quinquennio precedente.

 

La media annuale indicata è di 1.400 casi per la fascia d’età da 0 a 14 anni e 900 per quella dai 15 ai 19 anni.

 

In particolare, si evidenzia una lieve crescita in alcuni tipi di tumori adolescenziali: tra il 1998 e il 2008, le diagnosi di tumori maligni tra le ragazze sono aumentate di circa il 2% ogni anno, mentre in entrambi i sessi si è registrato un incremento dell’8% dei tumori tiroidei, noti per avere un’ottima prognosi.

 

Tale incremento è principalmente attribuibile a una maggiore sorveglianza, anche in assenza di sintomi: in genere si tratta di tumori a lenta crescita e a basso rischio, spesso non diagnosticati in passato.

 

Negli ultimi 40 anni, c’è stato un notevole cambiamento nel tasso di mortalità legato ai tumori pediatrici, registrando una marcata diminuzione. Il numero di bambini e ragazzi tra 0 e 19 anni deceduti a causa di tumore è costantemente diminuito, con il 2008 che ha segnato solo un terzo dei decessi rispetto agli anni Settanta.

 

Attualmente, oltre l’80% dei pazienti affetti da tumore pediatrico guarisce.
La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi, escludendo i tumori cerebrali, si attesta in Italia intorno all’85%, superando leggermente la media europea.

Tumori pediatrici: statistiche e principali tipologie

Secondo le stime dell’AIRC, il neuroblastoma risulta il tumore più frequente nell’intervallo di età tra 0 e 5 anni; costituisce circa il 7-10% di tutti i tumori riscontrati in questa fascia di età.

 

La leucemia, in particolare la leucemia linfoblastica acuta, costituisce il tumore più comune tra i 0 e i 14 anni.

 

Sempre tra 0 e 14 anni di età seguono in termini di incidenza i linfomi (16%), seguiti dai tumori maligni del sistema nervoso centrale (13%), come il glioma, i tumori del sistema nervoso autonomo (8%) come il neuroblastoma, i sarcomi dei tessuti molli (7%), i tumori renali (5%), ossei (5%), della retina, della tiroide e altre forme rare.

 

Tra i 0 e i 19 anni, le leucemie acute costituiscono i tumori più diffusi, con circa 500 nuovi casi ogni anno, e rappresentano circa un terzo di tutte le nuove diagnosi. Seguono i tumori cerebrali con circa 400 nuovi casi.

 

Nell’intervallo di età compreso tra i 15 e i 19 anni, i linfomi di Hodgkin (24%) sono i più comuni, seguiti dai tumori della tiroide (11%), le leucemie (11%), i tumori delle cellule germinali (10%), i linfomi non-Hodgkin (8%), i tumori del sistema nervoso centrale (7%), il melanoma (7%), i sarcomi delle parti molli (6%) e i tumori ossei (5%).

Di seguito diamo una breve descrizione di questi tumori:

 

  • Leucemia linfoblastica acuta: coinvolge la produzione eccessiva di linfociti immaturi (cellule del sistema immunitario) e può influenzare il midollo osseo, compromettendo la produzione di cellule del sangue normali.
  • Linfomi: colpiscono il sistema linfatico, una parte vitale del sistema immunitario; possono insorgere in diversi punti del corpo, incluso il cervello. Nei bambini, la forma più comune è il linfoma di Hodgkin e il linfoma non-Hodgkin.
  • Tumori del sistema nervoso centrale: includono varie forme, tra cui il glioma, una tipologia comune che si sviluppa nel cervello o nel midollo spinale. Possono avere effetti significativi sulle funzioni neurologiche.
  • Neuroblastoma: un tipo di tumore solido che si sviluppa nel tessuto nervoso; una delle forme più frequenti di tumore infantile e può svilupparsi in diverse parti del corpo, spesso negli organi addominali.
  • Sarcomi dei tessuti molli: colpiscono tessuti come muscoli, grasso, tessuto fibroso, vasi sanguigni o altri tessuti molli del corpo; possono apparire in varie parti del corpo e sono una tipologia rara di tumore infantile.

 

Ruolo della ricerca nella lotta contro i tumori pediatrici

Attraverso lo studio delle cause, delle terapie e dei fattori predisponenti, la comunità scientifica cerca costantemente di migliorare la comprensione e la gestione di queste patologie.

 

La ricerca scientifica, infatti, è una delle armi principali nella lotta contro i tumori pediatrici.

 

Attualmente la ricerca sui tumori in età pediatrica si sta concentrando su diverse direzioni innovative e promettenti. Un focus significativo riguarda l’immunoterapia, come gli anticorpi bispecifici, che collegano le cellule tumorali alle cellule T del sistema immunitario per attivare una risposta specifica contro il cancro. Le ricerche continuano anche sulle cellule CAR-T, mirando a sviluppare nuove terapie contro diversi antigeni.

 

Un’altra area di ricerca importante coinvolge i virus oncolitici, modificati per replicarsi solo all’interno delle cellule tumorali, portando alla loro morte. Si stanno studiando applicazioni di questi virus nel trattamento di tumori cerebrali, neuroblastomi e sarcomi.

 

Fondamentale l’analisi del genoma e del trascrittoma: permette di identificare le mutazioni nelle cellule tumorali, aprendo la strada allo sviluppo di farmaci in grado di inibire queste alterazioni, compromettendo la sopravvivenza delle cellule tumorali. Questa direzione di ricerca è particolarmente interessante per tumori come il neuroblastoma, i sarcomi e i tumori cerebrali.

 

Inoltre, stanno guadagnando rilevanza gli studi sul microambiente tumorale. Si sta cercando di comprendere il ruolo del microambiente immunitario e vascolare nel sostenere la crescita del tumore, poiché agendo su di essi si potrebbe contrastare efficacemente la proliferazione tumorale.

Prevenzione e della sensibilizzazione

La prevenzione gioca un ruolo cruciale nella riduzione dell’incidenza dei tumori pediatrici.

 

Educare le famiglie, i medici e la comunità sulle pratiche di prevenzione, sugli stili di vita salutari e sull’importanza degli screening può contribuire a individuare precocemente eventuali segnali di preoccupazione e ad adottare misure preventive.

 

L’impegno costante verso la comprensione, la prevenzione e il sostegno alle famiglie rappresenta un passo essenziale verso la riduzione dell’impatto dei tumori in età pediatrica e il miglioramento della qualità della vita dei bambini e delle loro famiglie.

 

[Foto di Alexander Grey]