Sono nella terra, nell’acqua e nella luce che arriva dal sole. Possiamo non sentirle, ma ogni giorno siamo esposti a molte forme di radiazioni naturali, oltre alle radiazioni prodotte dall’uomo, come quelle di telefoni cellulari e raggi X. Non possiamo esporci troppo alle radiazioni perché alte dosi di radiazioni sono dannose e possono essere addirittura letali. D’altra parte, senza radiazioni non avremmo il calore del sole e la vita sulla Terra così come la conosciamo non esisterebbe.
Scoperta una nuova firma molecolare – un insieme di geni – molto espressi in alcuni tumori mammari e in grado di predire il rischio individuale di sviluppare metastasi a distanza.
La firma consentirà di eseguire trattamenti personalizzati, adeguando le terapie mediche e chirurgiche in base al rischio effettivo della singola paziente di sviluppare metastasi nel tempo.
I risultati della ricerca, frutto del lavoro dell‘Istituto europeo di oncologia (Ieo) e dell’Università di Milano con il sostegno dell‘Associazione italiana per la ricerca contro il cancro (Airc) sono pubblicati oggi (5 marzo 2019) sulla rivista scientifica EBiomedicine del Gruppo Lancet.
Ma cosa sono in realtà le radiazioni e quanto sono pericolose?
Queste radiazioni, dette ionizzanti, consistono in diversi tipi di particelle subatomiche: raggi gamma, raggi x, raggi beta (elettroni), neutroni, e particelle alfa. Queste particelle attraversano lo spazio ad alta velocità, alcune, come i raggi cosmici, di poco sotto la velocità della luce, penetrano nel corpo umano in profondità e danneggiano le cellule di cui il corpo è composto. Questo danneggiamento può causare un cancro o può causare difetti genetici nella successiva generazione di cellule.
Per fortuna il corpo umano possiede meccanismi di difesa biologica molto potenti contro i danni che provocano le basse dosi di radiazioni. L’attività del sistema immunitario e altri sistemi biologici sono costantemente attivati e riparano il DNA delle cellule quando sono colpite.
Ogni persona sulla terra è colpita da particelle radioattive, continuamente, per ogni secondo della sua vita, e che è stato così per tutti gli uomini che ci hanno preceduto e che sarà cosi anche in futuro. A queste particelle, provenienti da fonti naturali, lo sviluppo della tecnologia ha aggiunto altre fonti come quelle dei raggi X per le diagnosi e le cure mediche, le TAC etc.
I vantaggi delle radiazioni
Ci sono innumerevoli aree in cui il potere delle radiazioni e le tecniche nucleari sono stati utilizzati a vantaggio dell’umanità, non solo in medicina, ma anche nell’industria, nell’agricoltura e in altri campi della scienza e della tecnologia.
I vantaggi per i pazienti sono notevoli in termini di vite salvate grazie alle tecniche avanzate di diagnosi e di trattamento. L’uso controllato delle radiazioni da parte di personale specializzato è diventato fondamentale per i moderni trattamenti medicali, specialmente per alcune forme di tumori.
• un esame radiologico del torace, dei denti, delle braccia o dei piedi equivale ad alcuni giorni di radiazioni naturali e ha meno di una possibilità su un milione di provocare il cancro;
• un esame radiologico della testa o del collo equivale ad alcune settimane di radiazioni naturali e ha una possibilità su 100.000 – 1.000.000 di provocare il cancro;
• un esame radiologico del seno (mammografia), delle anche, della colonna vertebrale, dell’addome o del bacino equivale da alcuni mesi a un anno di radiazioni naturali e ha una possibilità su 10.000 – 100.000 di provocare il cancro;
• un esame radiologico con mezzo di contrasto equivale ad alcuni anni di radiazioni naturali e ha una possibilità su 1.000 – 10.000 di provocare il cancro.
Per fare un esempio concreto, l’esposizione ai raggi ionizzanti di un’ortopanoramica è circa un centesimo di quelle assorbite in un anno tramite l’aria.
È ovvio che non si può e non si deve esporre il corpo a inutili radiazioni. È per questo che il medico specialista, nell’effettuare un esame strumentale che utilizza i raggi X, garantirà al paziente l’esposizione alla minor dose possibile di radiazioni.
Fonte: radiazionimediche.it