Le droghe in medicina

Cosa si intende per droga

Per droga si intende una sostanza, di origine naturale o sintetica, che agisce sul sistema nervoso dell’individuo modificandone le percezioni e il comportamento. Le droghe sono dette anche «sostanze psicoattive» o «psicotrope» in quanto alterano l’equilibrio dell’individuo. Sotto stretto controllo, le droghe possono essere dei preziosi alleati della medicina: delle sostanze stupefacenti, infatti, vengono utilizzate nella terapia del dolore oncologico.

Droghe contro il dolore

Si parla di analgesici, termine tecnico con cui si indica un farmaco che attenua o elimina il dolore, o antidolorifici che sono complementari alla terapia antitumorale e si possono somministrare in caso di dolore.
Tra gli analgesici più efficaci e più usati c’è proprio la morfina; questa e altre sostanze simili derivate dall’oppio, cioè dal succo della capsula immatura del papavero, vengono dette oppiacei. Col termine di oppioidi, invece, si indica un insieme di farmaci che producono lo stesso effetto degli oppiacei o uno simile, ma non derivano dall’oppio. Oggi molte di queste sostanze sono sintetiche: esse eliminano il dolore interagendo coi cosiddetti recettori degli oppiacei.

Le linee guida stabilite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità

L’utilizzo di oppiacei a scopo analgesico deve seguire precise linee guida stabilite dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che prevedono al primo livello di dolore paracetamolo e antinfiammatori non steroidei (FANS), al secondo l’aggiunta di un oppiaceo debole (la codeina) e al terzo il ricorso alla morfina.

Le principali droghe e i loro effetti

Oppio: l’oppio è il lattice disseccato ottenuto dalle capsule del Papaver somniferum (originario dell’area mediterranea, e coltivato da tempo immemorabile in molti Paesi). Contiene alcaloidi (morfina, codeina ecc.) molto usati in medicina. Oggi si usano anche oppioidi semisintetici (eroina, buprenorfina ecc.), o completamente di sintesi (meperidina, metadone, fentanyl ecc.). Dall’inizio del XX secolo, gli oppioidi sono sottoposti alle leggi proibizionistiche sugli “stupefacenti”. Sul mercato illegale, l’oppioide più comune è l’eroina, il derivato della morfina più potente e più facile da sintetizzare. Il metadone è molto usato per la disintossicazione o il mantenimento delle persone “dipendenti” da oppioidi. Con l’uso di oppio l’organismo è facilmente soggetto a infezioni, danni alle mucose nasali o alle vie respiratorie;
Cannabis: dalla pianta si ricavano marijuana, hashish, olio di hashish. Agisce sui neuroni dell’ippocampo, area del cervello essenziale per la memoria. Tra gli effetti a lungo termine: riduzione degli ormoni sessuali maschili con atrofia degli organi genitali, agisce sul feto con ritardi nella crescita. Procura danni all’apparato respiratorio (contiene più catrame di una sigaretta forte). Ha effetti negativi sulla memoria e sulle capacità di apprendimento;
Coca: foglie, pasta, caocaina, crack. L’uso di cocoa porta alla distruzione delle mucose nasali se questa viene sniffata, dà problemi respiratori se fumata e malatti infettive se iniettata. Provoca perdita di peso, disorientamento, apatia, allucinazioni e delirio;
Ansiolitici e barbiturici: agiscono sul Gaba aumentando la quantità di dopomina. Si hanno sintomi fisici e psicologici quali mal di testa, irritabilità, diminuzione della memoria, depressione, insonnia, tremore. Si possono presentare sintomi di grave insufficienza respiratoria, calo di pressione e della temperatura;
Amfetamine ecstasy: comprendono stimolanti e sostanze del gruppo ecstasy. Ci sono anche Amfetamine allucinogene. Agiscono degenerando i neuroni di precise zone del cervello (substantia nigra, nucleo striato) che controllano la vita e anche in piccole dosi possono provocare sintomi e danni al cervello simili a quelli riscontrati nel morbo di Parckinson come rigidità, tremore, lentezza e riflessi compromessi. Inoltre possono creare problemi respiratori, infezioni, disorientamento, danni al fegato, apatia;
Allucinogeni: lsd, Pcp, mescalina e psilocibina (si trova in alcuni funghi). Provocano una percezione distorta di profondità e tempo e forniscono la sensazione di possedere capacità soprannaturali e di avere percezioni reali: a conseguenza di questo, la persona diventa irrazionale, distruttiva e pericolosa per sé e per gli altri. Altri effetti: ansia, disorientamento, depressione.