Nei primi anni cinquanta del secolo passato, dopo le sofferenze e i tanti danni causati dalla seconda guerra mondiale, nelle città la vita riprendeva faticosamente il suo corso. Una nuova generazione di professionisti si inseriva lentamente nella società e nelle strutture della pubblica amministrazione ed in quelle sanitarie.
Di questa generazione faceva parte Vincenzo Muto, nato nel 1919, laureato in medicina, specialista in radiologia, che prestò servizio in diversi ospedali napoletani e da ultimo diresse come primario la divisione di radiologia dell’Istituto dei tumori, fondazione Pascale, fino alla sua morte nel 1976.
Le sue capacità professionali, improntate a un severo rigore scientifico sempre in linea con i necessari aggiornamenti tecnologici, ma congiunte allo stesso tempo con uno stile di grande umanità, furono nel corso degli anni ampiamente riconosciute dalla comunità medica.
In memoria del padre e del professionista, i figli del Prof. Vincenzo Muto hanno istituito la Fondazione Muto allo scopo di sostenere le attività di ricerca e cura, principalmente in ambito radiologico, in un territorio, quello campano, che ha saputo dare tanto ma che ha anche ricevuto giorno dopo giorno la dedizione e la professionalità di questo professionista.